La crisi morde, ci si rifugia nella famiglia
Raddoppiati quelli che stentano a mangiare carne e pesce
15 novembre, 17:39
ROMA - La soddisfazione per le proprie condizioni di vita, complice la crisi,
cala e gli italiani si rifugiano nella famiglia e nei rapporti di amicizia. E'
il quadro che emerge dall'indagine Istat su 'Deprivazione e soddisfazione,
aspetti di vita quotidiana' secondo cui "si riscontra una contrazione del
livello di soddisfazione per la vita in generale, mentre aumenta per alcuni
ambiti rilevanti della vita quotidiana, come le relazioni familiari e amicali".
Anche la soddisfazione per il tempo libero cresce, mentre peggiora quella per la
situazione economica personale e familiare. Secondo l'indagine, nel 2011 sono
aumentate le famiglie che dichiarano di non poter sostenere spese impreviste di
800 euro (dal 33,3% al 38,4%), di non potersi permettere una settimana di ferie
all'anno (dal 39,8% al 46,5%) o, se lo desiderassero, un pasto con carne o pesce
ogni due giorni (dal 6,7% al 12,3%), nonché quella di chi non può permettersi di
riscaldare adeguatamente l'abitazione (dal 11,2% al 17,9%). In compenso, il 91%
degli intervistati si dichiara soddisfatto per le relazioni familiari (il 36,8%
lo è molto): per le relazioni amicali tale quota è pari all'84,0%, con il 26,6%
di molto soddisfatti.
SODDISFAZIONE ITALIANI IN CALO, E' APPENA SUFFICIENTE - La
soddisfazione per le proprie condizioni di vita è per gli italiani appena
sufficiente. L'Istat ha chiesto a 19 mila famiglie per un totale di circa 48
mila individui:"quanto si ritiene soddisfatto della sua vita nel complesso?".
Potendo indicare un voto da 0 a 10 il risultato é stato pari a 6,8 (era 7,1 nel
2011). Rispetto al passato sono aumentati i divari territoriali e sociali nella
diffusione del benessere soggettivo. La flessione è più intensa tra gli strati
sociali e nei territori che già facevano rilevare livelli più bassi della
soddisfazione per la vita nel complesso.
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