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sabato 16 febbraio 2013

BEPPE GRILLO A TORINO

La piazza che nessun tg vi farà mai vedere!

Segui la diretta da Torino: http://www.beppegrillo.it/lacosa

DAVIDE BARILLARI

Nicola Zingaretti e Giulia Buongiorno gli unici a non aver ritirato la lettera di Barillari

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Di seguito il testo della lettera che Davide Barillari, candidato 5 Stelle alla presidenza della regione Lazio, ha dato agli altri candidati alla presidenza della regione durante il confronto televisivo in diretta su Skytg24.
Nicola Zingaretti e Giulia Buongiorno gli unici a non aver ritirato la lettera di Barillari.

Cari candidati alla presidenza della Regione Lazio,

come sapete, il taglio netto ai privilegi della politica e la cancellazione del finanziamento pubblico ai partiti sono una battaglia che il Movimento 5 Stelle porta avanti da sempre. 

I candidati del M5S hanno dichiarato per iscritto - e coloro che sono stati eletti, in Sicilia, Piemonte e Emilia Romagna lo hanno già messo in pratica - che rinunceranno completamente ai rimborsi elettorali che gli spetterebbero e che non guadagneranno più di 2500 euro netti al mese per il loro impegno politico.
In ballo ci sono milioni di euro di fondi pubblici che potrebbero essere destinati all'erogazione di servizi ai cittadini del Lazio e al sostegno delle piccole e medie imprese della nostra Regione.

Vi chiedo quini due cose:
siete disposti a rinunciare completamente e fin da subito ai rimborsi elettorali?

Vi impegnate a far sì che la prima legge del nuovo Consiglio Regionale del Lazio fissi come tetto massimo per la retribuzione dei consiglieri regionali la cifra di 2500 euro netti?

In attesa di una vostra pronta e, spero positiva, risposta vi saluto cordialmente.
Davide Barillari
candidato per il Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Lazio

DAVIDE BARILLARI

MARTESANA – Un po’ di martesana alla conquista della Regione Lazio. Sarà l’ex busserese Davide Barillari il “candidato a 5 stelle” di Beppe Grilo

Sarà Davide Barillari, un personaggio molto conosciuto in martesana, il candidato del Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni regionali del Lazio.
“Figlio d’arte”, della attivissima e tanto amata Rosella Crespi, ex consigliere comunale ed assessore a Bussero, venuta a mancare due anni fa, ha mosso i suoi primi passi tra Bussero e Pessano, dove tra il ’99 e il 2000 ha contribuito a creare l’ARCI UBIK, uno spazio giovanile autogestito, diventandone poi il presidente,  per poi dedicarsi, sempre negli stessi anni alla fondazione e alla guida dell ‘ Associazione no-profit Tatavasco (bottega di commercio equo solidale) .  Banchetti, iniziative ed eventi organizzati negli corso della sua presidenza  sul tema del commercio equo e solidale, del boicottaggio, della cooperazione nord-sud, del consumo critico e consapevole che10 anni hanno fruttato  circa 30.000€, tutti completamente destinati a progetti di cooperazione con il sud del mondo.
Sono davvero moltissime le esperienze del 38enne, che prima di trasferirsi nella capitale nel 2010 è stato fondatore e coordinatore Gruppo Emergency Martesana, membro eletto del GIT Banca Etica Milano Est e organizzatore di convegni sulla finanza etica, fondatore del Gruppo Acquisto Solidale “Sogni e Bisogni”, fondatore del nodo Rete Lilliput Martesana, mettendo in rete diverse realta’ della provincia di Milano (Acli, botteghe commercio equo, ecc.) e co-organizzatore della presenza della Rete Lilliput alle contestazioni del G8 di Genova 2001.
Proprio Genova e i fatti del G8, oltre a all’impegno civico che fin da giovanissimo ha caratterizzato la sua vita, sembrano essere stati uno dei motivi che hanno avvicinato Davide Barillari a quella V rossa del Movimento 5 Stelle: ” La mia e’ una rabbia ragionata, fredda, assetata di giustizia che sgorga dal profondo – scrive Barillari sul MeetUp di Beppe Grillo – proprio come V, voglio guardare negli occhi, dritto negli occhi, quelle persone che hanno permesso tutto questo, e continuano impunemente a farlo. Senza limiti. Voglio guardare in faccia chi ha svenduto il mare, l’aria, l’acqua, la terra per i propri interessi o quelli delle loro cricche. E voglio vedere spegnersi il loro arrogante sorriso, il sorriso di chi ha potere e soldi e pensa di fare tutto, quando per fermarmi mi proporranno soldi o favori e in me troveranno solo una risata che li sommergera’. Sono gia’ morti ma non lo sanno. Ho una maschera di V a casa, per ricordare a me stesso che tutti noi siamo uno, e uno e’ tutti. Solo la moltitudine puo’ capovolgere per sempre il sistema.“
Trasferitosi a Roma dal 2010,  dove vive con l’attuale moglie e due figli, di cui uno in arrivo, Davide non ha perso tempo e anche nel capoluogo ha fondato il Gruppo Acquisto Solidale “Grano Salis” di Ostia Antica e seguito i lavori della Rete gas Lazio e dato vita al progetto ”Incontriamoci ad Ostia Antica”,  per creare uno spazio culturale aperto a tutte le associazioni e in particolare per combattere il disagio giovanile. esperienze sindacali italiane ed europee.
Una lunga esperienza anche nel campo informatico che lo vede occupato  presso IBM Italia dal 1996 come consulente informatico e nella gestione dei sistemi centrali della Banca d’Italia a Frascati (Roma). Proprio le nuove tecnologie lo hanno portato, all’interno del “Meetup Lazio 5 Stelle”  a creare e coordinare i lavori del Tavolo di lavoro Connettivita’ nella scrittura del programma regionale, avviando la scrittura partecipata in rete dei programmi elettorali per il municipio di Roma, per la citta’ e per la regione.
Esperienza lavorativa che lo ha avvicinato anche al mondo sindacale nel Coordinamento Nazionale RSU IBM Italia come Rappresentante italiano eletto al Comitato Aziendale Europeo (CAE ) della IBM (in rappresentanza di 8000 lavoratori italiani) e in sede europea per le aziende del gruppo IBM Italia.
Anche in questo campo Davide Barillari, non si è certo tirato indietro e ha intrapreso una lunga lotta contro i vertici dell’azienda per affermare un nuovo modello di sindacato 2.0. e ha organizzato un evento destinato a passare alla storia: il primo sciopero virtuale al mondo su Second Life.
Insomma un curriculum di tutto rispetto che gli ha permesso di ottenere il via libera, con le consultazioni on line del M5S per sfidare Zingaretti alla guida della regione Lazio.
Solo i risultati elettorali ci sapranno dire se ci sarà anche un po’ di martesana nel nuovo governo del Lazio, nel frattempo, al di là delle appartenenze politiche non possiamo che augurare a Davide un grosso in bocca al lupo, come agli altri candidati in corsa.

 FONTE QUI

venerdì 15 febbraio 2013

BEPPE GRILLO

Tagli, ritagli e frattaglie

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Giulano Amato ha una certa esperienza nel maneggiare i soldi e di finanziamenti pubblici, è stato tesoriere del PSI di Craxi. Uno dei rari casi in cui il tesoriere fa carriera e il capo finisce sotto accusa e latitante. L'esatto contrario dei tesorieri Belsito della Lega e di Lusi della Margherita.
Si invocano i tagli e si imbarca un tizio che prende 32.000 euro di pensione al mese. E' uno scherzo di Carnevale? Per le pensioni va applicato un tetto massimo di 3.000 euro. Sono più che sufficienti per vivere. Con il risparmio (valutabile in 7 miliardi di euro all'anno) delle mega pensioni, doppie e triple, dei vitalizi dei politici si apra un fondo per pagare i debiti che lo Stato ha con gli imprenditori che si suicidano al ritmo di uno o due al giorno. Affidare un incarico al superpensionato Amato per contenere i costi è una dichiarazione di guerra a chi non riesce a mangiare con la sua pensione e dopo il taglio di 200 euro al suo misero reddito decide farla finita buttandosi dal terrazzo. I sacrifici, o li facciamo tutti, o non li fa nessuno! Ma questo, Rigor Montis non lo sa. Non capisce che senza esempi, occupandosi di ritagli e frattaglie al posto dei tagli e senza l'appoggio dell'opinione pubblica, è già finito. Che sarà travolto. Un ferrovecchio a cui i partiti cercheranno di attribuire le colpe per poi essere spazzati via a loro volta.
Loro non si arrenderanno mai. Noi neppure. Ci vediamo in Parlamento (ma forse loro non ci saranno).

venerdì 8 febbraio 2013

BEPPE GRILLO

Beppe Grillo su Scaroni nel 2008

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Scaroni indagato
Eni-Saipem, tangente all'Algeria. Paolo Scaroni indagato a Milano.
Grillo nel 2008, durante lo spettacolo "Delirio":
"L'amministratore delegato dell'Eni Scaroni è stato messo li da Berlusconi, perchè aveva delle credenziali che non poteva dire di no.
Il dott. Scaroni aveva patteggiato due anni e mezzo per corruzione. C'era uno incensurato e l'hanno mandato via, come cazzo fai a stare qua se sei incensurato?"
Postato il 7 Febbraio 2013 alle 18:35 

giovedì 7 febbraio 2013

BEPPE GRILLO

Lettera agli italiani di Beppe Grillo

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"L’Italia deve diventare una comunità, nessuno deve essere lasciato indietro. E’ intollerabile, inumano, vedere le file di esodati, sfrattati, disoccupati alle mense della Caritas mentre chi ha sprofondato il Paese nella miseria si muove con la scorta, l’auto blu, senza alcuna preoccupazione economica. I partiti sono i primi responsabili di questa situazione, hanno occupato lo Stato, lo hanno svenduto, spolpato da dentro. Ora, queste persone si presentano, grazie ai giornali e alle televisioni che controllano, come i salvatori della patria, proprio loro che l’hanno affossata, usata per i loro interessi.
L’Italia ha le tasse tra le più alte del mondo, uno dei maggiori debiti pubblici, un tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile, che ha fatto emigrare in pochi anni un milione e mezzo di ragazzi italiani, diplomati, laureati con il sacrificio dei loro genitori.
E’ ora di dire basta, questa commedia deve finire o finirà il Paese. Non abbiamo più tempo, dobbiamo mandarli tutti a casa. Tutti coloro che fanno parte di questo marcio sistema, devono andarsene, sparire, ma prima devono giustificare il loro eventuale arricchimento. Io non chiedo il tuo voto, non mi interessa il tuo voto senza la tua partecipazione alla cosa pubblica, il tuo coinvolgimento diretto, se il tuo voto per il M5S è una semplice delega a qualcuno che decida al tuo posto, non votarci. Questo Paese lo possiamo cambiare solo insieme, non c’è alternativa. Usciamo dal buio e torniamo a rivedere le stelle. Lo Stato deve proteggere i cittadini o non è uno Stato, per questo va istituito il reddito di cittadinanza. Io sono Stato, tu sei Stato, noi siamo Stato. Riprendiamoci l'Italia." Beppe Grillo
20 punti per uscire dal buio:


  1. Reddito di cittadinanza
  2. Misure immediate per il rilancio della piccola e media impresa
  3. Legge anticorruzione
  4. Informatizzazione e semplificazione dello Stato
  5. Abolizione dei contributi pubblici ai partiti
  6. Istituzione di un “politometro” per verificare arricchimenti illeciti dei politici negli ultimi 20 anni
  7. Referendum propositivo e senza quorum
  8. Referendum sulla permanenza nell’euro
  9. Obbligo di discussione di ogni legge di iniziativa popolare in Parlamento con voto palese
  10. Unasolaretetelevisivapubblica,senzapubblicità,indipendentedaipartiti
  11. Elezione diretta dei parlamentari alla Camera e al Senato
  12. Massimo di due mandati elettivi
  13. Legge sul conflitto di interessi
  14. Ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola pubblica
  15. Abolizione dei finanziamenti diretti e indiretti ai giornali
  16. Accesso gratuito alla Rete per cittadinanza
  17. Abolizione dell’IMU sulla prima casa
  18. Non pignorabilità della prima casa
  19. Eliminazione delle province
  20. Abolizione di Equitalia

lunedì 4 febbraio 2013

BEPPE GRILLO

Il colpo del piazzista

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"Finalmente svelato il famoso asso nella manica del piazzista di Arcore: “Vi eliminerò l’IMU e restituiremo quella già versata”. Anzi mi voglio rovinare. A questa magnifica offerta ci aggiungo un bel servizio di piatti in pura ceramica, un televisore 22 pollici ed un set di stracci per la cucina in puro cotone ed il tutto non ve lo portate a casa non per 100, né per 80 ma bensì per 70 euro. Venghino siori, venghino. Profittate subito dell’offerta perché saremo in questa pubblica piazza per altri pochi giorni. Venghino cojoni, venghino..." Franco F., Napoli

venerdì 1 febbraio 2013

BEPPE GRILLO

Monte dei Paschi di Siena: fuori i nomi!

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>>> Oggi, 1 febbraio sono a Trapani, viale delle Sirene, ore 17, e Palermo, piazza Politeama, ore 21. Domani 2 febbraio sarò a Bologna, piazza Maggiore, ore 17, e Modena, piazza Grande, ore 21. Seguite le dirette su La Cosa! >>>

Per lo scandalo del Monte Dei Paschi di Siena qualche politico di primo piano potrebbe finire in galera. E' un'ipotesi molto plausibile. Una voragine di 21 miliardi (7 mld di sovrapprezzo sull'acquisto di Antoveneta, 7 di ulteriori versamenti su estero, 7 di debiti acquisiti in seguito all'operazione di acquisto, 42.000 miliardi di vecchie lire, due volte la Parmalat, un buco pari al valore di 5 IMU) senza l'avallo del Sistema è logicamente, materialmente, umanamente IMPOSSIBILE. Io non conosco le carte in mano ai magistrati ma, se in quelle carte, ci fossero dei futuri ministri, sarebbe il caso di fare emergere i loro nomi prima delle elezioni. Il problema è molto semplice, nessun governo, nessuna legislatura reggerebbe a un trauma giudiziario che si prospetta enorme nelle sue diramazioni e responsabilità se venissero chiamati in causa dei suoi esponenti di spicco.
"Lo scandalo MPS e le domande che non vengono poste. Come mai?" di Sergio Di Cori Modigliani
Potrebbe (e a mio avviso dovrebbe) essere “la mamma di tutte le immondizie italiane”.
Parliamo qui, ancora, della vicenda relativa a Monte dei Paschi di Siena.
Stanno già facendo tutto per annacquare la vicenda, camuffarla, nasconderla, occultarla e infine insabbiarla.
Tireranno fuori le notizie più strane, in questi rimanenti giorni di campagna elettorale, per distrarre l’attenzione e fare in modo che l’opinione pubblica non si interroghi e che la gente non pretenda di voler sapere.
Dipende da noi tutti agitare le acque in modo tale da inondare il territorio mediatico (quantomeno sul web) di una valanga di domande alle quali è nostro diritto esigere delle risposte immediate e pertinenti.
Senz’altro avremmo saputo qualcosa da Corradino Mineo su rai news 24. Non è più possibile: è candidato capolista per il PD in Sicilia.
Qualcosa di davvero intelligente (perché l’uomo lo è senz’altro e molto, oltre ad essere molto pertinente essendo uno dei più grossi esperti italiani dei meandri del potere del nostro sistema bancario) avremmo potuto sapere leggendo sul Corriere della sera gli entusiasmanti editoriali finanziari di Massimo Muchetti ma non sarà possibile perché è candidato capolista a Milano nelle fila del PD. Avremmo (forse) potuto sapere qualcosa da altri 25, ma sono tutti candidati. Quindi staranno tutti zitti.
E’ per questo li hanno candidati (?) Ed è per questo che sulla stampa mainstream non leggeremo e non sapremo nulla. Basterebbe fare le domande giuste.
Perché nel campo specifico della professione giornalistica, ciò che conta per davvero consiste nella “qualità delle domande che si pongono”. E’ soltanto questa la differenza tra un bravo giornalista che onora la professione e i nostri impiegati della cupola mediatica.
Sono le domande, quelle che contano.
Domande che inchiodano, che obbligano a delle risposte che non possono essere evase. Ecco le tre domande che andrebbero poste all’on. Silvio Berlusconi, presidente del PDL.
1) “ Ci risulta, come confermato dagli atti ufficiali, che la società di intermediazione finanziaria statunitense Goldman Sachs abbia affidato al giornalista Gianni Letta, ai tempi deputato eletto nelle sue liste, la mansione di gestire, sovrintendere e chiudere la compravendita tra Monte dei Paschi di Siena e Banca Antonveneta. Come mai, non essendo l’on. Gianni Letta né un esperto di sistemi bancari, né un esperto in tecnica bancaria, né un banchiere, né ufficialmente parte in causa, è stato scelto per tale delicato lavoro che presuppone una corposa e specifica competenza tecnica?”
2) “ Ci risulta, come provato da atti ufficiali, che, strada facendo, sia stata accorpata anche la società di intermediazione finanziaria statunitense J. P. Morgan, attraverso, pare, la partecipazione attiva e personale del direttore responsabile marketing per le operazioni europee, Mr. Monti jr. Come mai? Perché sarebbero state scelte queste due società straniere essendo l’Italia piena di eccellenti società di intermediazione finanziaria ad alti livelli sia di merito che di competenza tecnica garantita?”
3) “ Come mai, essendo il Monte dei Paschi di Siena una banca di interesse nazionale, considerata “strategica” all’interno del mondo finanziario-economico italiano, l’on. Gianni Letta, venendo meno ai suoi obblighi di Legge, non ha riferito, punto per punto, l’intero percorso operativo al presidente della Consob, alla ABI (Associazione Bancaria Italiana) a Bankitalia, al Ministero del Tesoro, e –essendo coinvolte società non italiane in un ambito di rilevanza strategica- anche al Ministero della Difesa?”.
In seguito alla dichiarazione pubblica, rilasciata sabato 26 gennaio da Pier Luigi Bersani, che ha detto: “Se c’è qualcuno che osa sostenere che il PD c’entra in un qualunque modo in questa vicenda, ebbene, noi lo sbraniamo vivo” bisognerebbe porre le seguenti domande al Presidente del PD, on Rosy Bindi e quindi mettersi nelle condizioni di essere sbranato vivo:
1) “ Sulla base di atti provati e già in possesso sia delle autorità finanziarie che della magistratura che sta indagando sulle dubbie operazioni finanziarie del Monte dei Paschi di Siena, risulterebbero le seguenti emissioni di bonifico bancario a favore del partito da lei presieduto: da parte di Giuseppe Mussari, presidente della banca, versamento di 246.000 euro; da parte del vice-presidente della banca Monte dei Paschi di Siena, Ernesto Rabizzi 125.000 euro. Da parte del presidente della società denominata “Monte dei Paschi di Siena Capital Service” la cifra di 176.063 euro destinata – nello specifico - alla federazione del Partito Democratico di Siena. Da parte di Riccardo Margheriti, presidente di “Monte dei Paschi di Siena Banca Verde” la cifra di 132.890 euro con la specifica destinazione per investimenti nel settore della green economy a fronte dei quali non esiste nessuna fattura emessa. Infine, da parte di Alessandro Piazzi, consigliere della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, la cifra di 161.400 euro. Le domanda sono le seguenti: come mai sono stati versati questi soldi al PD? A quale titolo? A fronte di quali specifiche mansioni? Come mai risultano inviate ma non sono state immesse in bilancio? Come mai risultano incassate ma non sono state immesse nel bilancio del PD?”.
2) “ Risulta agli atti che il presidente del Monte dei Paschi di Siena abbia provveduto a far avere al gruppo politico DS nell’arco di dieci anni, dal 1999 al 2009, la cifra complessiva di 682.000 euro. Come mai? In base a quale mansione specifica? Come mai non risulta iscritta in bilancio né in uscita presso la banca né in entrata presso il gruppo DS – tuttora esistente nonostante sia estinto - Tale gruppo estinto è confluito nel partito da lei presieduto, lei che cosa ha da dire al riguardo? Risulta, inoltre, che il presidente della fondazione bancaria abbia “personalmente” versato la cifra di 703.000 euro alla federazione del PD di Siena. A quale titolo? Come mai non sono stati conteggiati”.
Queste sono le domande (parliamo qui davvero di quisquilie e di robetta) che andrebbero poste. Non si tratta soltanto di curiosità. Queste sono le attività di una banca nazionale strategica che è posseduta al 39,6% da una fondazione che è stata identificata e definita da atti parlamentari ufficiali come “ente benefico” e di conseguenza gode del diritto di non subire alcuna forma di tassazione.
Da cui se ne ricava la seguente situazione: l’Italia è una nazione – “ed è ufficiale” - nella quale le banche possono non pagare le tasse se fanno beneficenza; tale beneficenza si manifesta nell’inviare dei bonifici bancari alle federazioni dei partiti direttamente da parte del management direttivo che considera tale pratica come norma consuetudinaria. Poiché non sono sottoposti ad alcun controllo, ritengono di non dover risponderne alla cittadinanza.
Con l’aggiunta della consueta pantomima elettorale mediatica, costruita per i gonzi, a firma del re degli imbonitori, il nostro Berluska, il quale –immagino- dinanzi al panico dei suoi amici e soci in affari (dal PD all’Udc, passando per tutti, nessuno escluso) deve averli tranquillizzati sostenendo il suo emblematico “ghe pensi mì”. E così, tira fuori una idiota gaffe da operetta a proposito del fascismo, con la cupola mediatica complice che si butta appresso riempiendo i giornali di opinioni, discussioni, distinguo, chiarimenti. Di tutto.
La mia serena opinione è che per tutti i grossi pescecani partitici, oggi, ciò che conta, è sviare l’attenzione dall’affaire Monte dei Paschi di Siena, “la mamma di tutte le immonde schifezze italiane”. Qualunque cosa purchè se ne parli sempre di meno. Qualunque diversivo, gossip, menzogna, fantasia. Va bene tutto. Basta che la gente non cominci a pretendere la verità su ciò che, ora dopo ora, comincia a delinearsi sempre di più come la autentica cassaforte del club dei club: il tavolo italiano dove la massoneria reazionaria, il vaticano, i partiti italiani e i colossi finanziari anglo-statunitensi, si sono sempre incontrati per decidere chi governa, come governa, chi deve contare, chi non lo deve. E soprattutto a chi è necessario dare soldi e quanti e quando e dove. Perché, per loro, ciò che conta, in questa campagna elettorale è soltanto questo: il profitto netto che i partiti-azienda sono in grado di assicurarsi grazie al voto di chi crede in loro. Questa è la realtà dei fatti, oggi.
Questa è la stessa banca che, nell’arco del solo 2012, ha provveduto a negare crediti a circa 15.000 piccole imprese nel territorio della regione Toscana e in Emilia Romagna, le quali sono andate in liquidazione e sono fallite.
Una banca che ha prodotto dissesto e disoccupazione, in nome della beneficenza.
Abbiamo il diritto di esigere e pretendere il default immediato di questa classe politica indecente, perché se non vanno in default loro, ci andiamo noi.
Ultima domanda a tutti: “Come mai un ente benefico rifiuta il credito alle imprese che danno lavoro e occupazione ma regala dei soldi a un partito?”.
Il titolo di MPS va al rialzo e la borsa gongola.
Si sono fatti i loro conti.
Non sarebbe splendido, il 26 febbraio, poter dire: ”Signori, avevate fatto i conti senza l’oste
Noi, siamo l’oste. Non dimentichiamolo.
Buona settimana a tutti." Sergio Di Cori Modigliani

DAL BLOG DI BEPPE GRILLO