Continua a crescere
la produzione di oppio in Afghanistan, dove la superficie destinata a questo
tipo di voltivazione è aumentata del 18% quest'anno, spingendo le Nazioni Unite
a lanciare un serio allarme".Secondo l'ultimo rapporto dell'Agenzia dell'Onu per
la lotta alla droga e al crimine (UNODC), gli alti prezzi dell'oppio (circa 196
dollari al chilo) stanno spingendo sempre più contadini verso questo tipo di
coltivazione, un business che rappresenta sempre fra il 4 e il 7% del prodotto
interno lordo del paese. In Afghanistan, dove viene prodotto il 90% dell'oppio
di tutto il mondo, sono stati oltre 100 gli agenti delle forze di sicurezza che
sono rimasti uccisi quest'anno mentre cercavano di smantellare i campi di
produzione e i talebani guadagnano almeno 100 milioni di dollari ogni anno
riscuotendo tasse dai coltivatori. Un incremento del 18% rappresenta un serio
segnale di allarme, è come una sveglia, ha commentato il rappresentante
dell'UNODC per l'Afghanistan, Jean Luc Leahieu, nel corso di una conferenza
stampa a Kabul. I progressi fatti negli scorsi anni sono stati
cancellati. fonte: AVVENIRE
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