Elenco blog personale

Visualizzazione post con etichetta STUDENTI. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta STUDENTI. Mostra tutti i post

lunedì 19 novembre 2012

IL PADRE VA IN TV A PIANGERE...

Cristopher e Giorgio Chiesa: dalla cucina alla rivoluzione

19/11/2012 - Il padre chef e il figlio che frequenta le manifestazione: il conflitto sui giornali


Cristopher e Giorgio Chiesa: dalla cucina alla rivoluzione

Dopo l’apertura del Giornale di sabato, il conflitto generazionale tra Giorgio Chiesa e il figlio Cristopher, il primo chef e imprenditore e il secondo figlio rivoluzionario, sbarca sul Corriere:

Giorgio si è separato quindici anni fa, ora ha un’altra moglie e una figlia di otto anni: «Le ho detto tutto del fratello, deve capire, sapere, noi adoriamo Christopher, lo adoriamo». Christopher di tanta adorazione non sembra essersi accorto, in anni di crescita certo difficile, con una mamma sola e logicamente molto protettiva, ora cassintegrata Alitalia e dunque forse anche un po’ esasperata. «Papà non si è mai interessato a me, adesso vuole recuperare e simette a sparare sentenze», racconta il giovane rivoluzionario. «Io mi sono sempre interessato a lui, non homai smesso di seguirlo, di sostenerlo economicamente e moralmente. Piuttosto è sua madre che si mette in mezzo, che lo guida e lo indirizza, ed è difficile per i padri separati avere un rapporto coi figli», giura il papà censore.
E qui sembra di essere in un film di Verdone:
«Comunista mio figlio? Ma nemmeno quello! I comunisti sono legalitari, lui è iscritto a un centro sociale. E poi lui quando faceva il rappresentante di classe era l’ultimo della sua classe. Devi dare l’esempio, studia, gli dicevo io… macché. Adesso gestisco alberghi e ristoranti, di lavoro ne avrebbe se volesse. Ma lui vive molto meglio di tanti poliziotti che sono stati aggrediti negli scontri…». «Io, iscritto a un centro sociale? Mi fa ridere. L’unica iscrizione ce l’ho all’università, io, alla facoltà di Scienze politiche. Lavoro tre giorni a settimana, non ho un momento libero tranne la domenica, gliel’ho detto che faccio il giardiniere, no? Però non so cosa farò dopo, ci devo pensare. L’università è importante, molti politici di adesso l’hanno fatta poco da giovani. E non capiscono, non capiscono la gente. La violenza, ripeto, è condannabile,ma quando la gente ha fame, alla fine, siamo tutti esseri umani».

sabato 17 novembre 2012

LE DICHIARAZIONI DEL QUESTORE DI ROMA...

Questore di Roma: ''Lacrimogeni via Arenula della polizia, forse sparati da terra''

"Verosimilmente, se lacrimogeno è, potrebbe essere stato esploso con una parabola da uno dei nostri ed essersi infranto contro un muro di via Arenula, dando l'idea di essere stato lanciato da un balcone. Stiamo verificando". Così il Questore di Roma Fulvio Della Rocca

Sindacato polizia penitenziaria: ''Lacrimogeni che si usavano nelle carceri''

Leo Beneduci, segretario nazionale del sindacato di Polizia penitenziaria (Osapp) - della quale fa parte il corpo di vigilanza che tutela la sicurezza del ministero di Giustizia - si dice "sconcertato" dal video di Repubblica.it che mostra lacrimogeni a strappo scendere dalle finestre del palazzo del governo in via Arenula. Conferma: "Non sono in dotazione degli uomini in sede, erano in uso nelle carceri diversi anni fa"

LA VERITA' SI VEDE DAL FILMATO

venerdì 16 novembre 2012


Mercoledì 14 novembre, via Arenula, Roma. Nel filmato, realizzato con un videofonino da un piano alto da un lettore di Repubblica.it, si vedono i ragazzi in corteo correre lungo la strada, dopo aver forzato il blocco della polizia all’altezza del Lungotevere dei Vallati. All’improvviso, dalle finestre del palazzo del ministero della Giustizia piovono lacrimogeni sulla folla in fuga. A giudicare dalla traiettoria, si tratterebbe di lacrimogeni a strappo: due sembrerebbero partire dal secondo piano sopra le stanze occupate dal ministro Paola Severino, il terzo dal tetto dell’edificio.QUI