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venerdì 16 novembre 2012

AMERICA

Golfo del Messico: Bp pagherà multa di 4,5 mld, 2 ex manager accusati di omicidio

[ Bp pagherà una multa esemplare alla Giustizia Usa per il disastro nel Golfo del Messico: tra i 3 e i 5 mld (Foto Lapresse)[/caption] LONDRA - Multa record per la compagnia petrolifera British Petroleum che dovrà sborsare 4,5 miliardi di dollari nell'ambito del procedimento relativo alle accuse penali per il disastro della Deepwater Horizon, nel 2010 nel Golfo del Messico. Lo riferisce la Bbc. Due ex manager di Bp sono anche accusati di omicidio colposo e un terzo di aver mentito agli investigatori per l'incidente del 2010 nel Golfo del Messico che ha causato la maggiore mare nera della storia americana. Lo afferma il Dipartimento di Giustizia americano. Nell'ambito dell'accordo, Bp si dichiara colpevole dei capi d'accusa di cattiva condotta o negligenza legati alle 11 vittime dell'esplosione del Deepwater Horizon e di un capo di accusa per infrazione nell'ambito del Clean Water Act. Bp si dichiara colpevole anche di un capo d'accusa di infrazione del Migratory Bird Treaty Act e di un capo d'accusa di ostruzione del Congresso. ''L'accordo è in linea - afferma Bp - con la posizione dell'azienda nelle cause civili in corso sul fatto che si sia trattato di un incidente con più cause, che ha coinvolto più parti, come rinvenuto da altre indagini ufficiali''. Il gigante petrolifero ha confermato giovedì in un comunicato di avere "discussioni avanzate" con il Dipartimento di Giustizia e l'autorità dei mercati finanziari degli Stati Uniti (Securities & Exchange ), ma ha detto che un accordo non è ancora stato raggiunto. Quando Bp staccherà l'assegno non potrà certo ripristinare i danni causati dopo l'incidente che tra maggio e luglio 2010 ha causato la dispersione in mare di quasi 5 milioni di barili di petrolio, ma senz'altro sborserà la cifra più alta mai pagata negli Usa per una simile penale. Bp aveva già concluso un accordo con le vittime della marea nera da 7,8 miliardi di dollari. Ma ora a presentare il conto sono le autorità americane. Se l'accordo non andrà in porto il colosso petrolifero britannico dovrà affrontare un processo, la cui apertura è prevista per la fine di febbraio 2013, che ha tutta l'aria di voler infliggere una punizione esemplare.

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