Questa settimana a Strasburgo ho partecipato all'iniziativa “One Seat” che chiede a gran voce la sede unica del Parlamento europeo a Bruxelles. Si perché, come forse già sapete, il Parlamento europeo ha purtroppo oggi due sedi, una a Bruxelles, dove avviene il grosso dell'attività, e una a Strasburgo, dove ci riuniamo una volta al mese in sessione plenaria. Poi ci sono uffici anche a Lussemburgo, ma qui si svolge prevalentemente attività amministrativa. Va da se che spostare mensilmente migliaia di persone, dossier, fascicoli e addirittura cancelleria, da Bruxelles a Strasburgo e viceversa, comporta un'inutile spesa nonché un impatto ambientale in termini di emissioni di Co2 per le centinaia di camion, automobili, treni e aerei che vanno e vengono da Strasburgo. E' evidente che un simile spreco, tanto più in tempo di crisi, non è più tollerabile.

Questa settimana, con l'iniziativa One Seat, ci siamo mobilitati ancora una volta per chiedere una modifica dei trattati europei affinché il Parlamento sia dotato di una sede unica, cosa che comporterebbe appunto un notevole risparmio economico dal punto di vista gestionale ed ambientale, soprattutto in un momento così delicato per l'Europa in materia di prospettive finanziarie. Si calcola, infatti, che il costo economico aggiuntivo per il mantenimento dei doppioni del Parlamento Europeo ammonti a 180 milioni di euro ogni anno, secondo stime dell'amministrazione stessa del Parlamento, e il costo ambientale raggiunga le 19mila tonnellate di Co2 emesse per lo spostamento mensile del personale del Parlamento. 

Un simile spreco è, oltre che scandaloso di per se stesso, offensivo delle migliaia, anzi milioni di cittadini colpiti dalla crisi che faticano ad arrivare alla fine del mese. Come eurodeputato, cittadino italiano ed europeo, mi sembra assurdo continuare a sperperare in questo modo i soldi della collettività.

Per questo motivo lo scorso febbraio ero stato uno dei firmatari dell’emendamento che ha posto le basi per l’eliminazione della doppia sede del Parlamento europeo e per i tagli agli sprechi dell’Ue. Di fronte a un’Europa attanagliata dalle misure di austerità e dai tagli ai lavoratori pubblici, stipendi e pensioni, l’Europa deve dare adesso un segnale di responsabilità e solidarietà di fronte a quei 500 milioni di cittadini che stanno purtroppo perdendo la speranza nella sua forza democratica. Ritengo che fondamentale resti anche e soprattutto ridurre gli sprechi di cui l’Ue, come ogni entità istituzionale, è a volte vittima.

Questa follia va avanti ormai da troppo tempo. Non sarà facile portare avanti questa battaglia vista la storica opposizione francese a privarsi del Parlamento di Strasburgo. Ma di fronte ad assurdità di questo tipo, il buon senso può e deve prevalere.
No alle due sedi del Parlamento europeo, Si alla politica responsabile!

Andrea Zanoni