Riccardo Barenghi - giornalista, Dopo una lunga permanenza al quotidiano Il manifesto, di cui è stato direttore dal 1998 al 2003 come successore dello storico Valentino Parlato, passa a La Stampa di Torino, dove lavora tuttora. Celeberrimi i suoi corsivi firmati come la Jena – in memoria del personaggio interpretato da Kurt Russel in Fuga da New York di John Carpenter – che ha trasferito dal quotidiano comunista a quello torinese. Le sue battute fulminanti, definite da più parti come veri haiku, rappresentano una pagina importante del giornalismo italiano.
Si puo' passare da un giornale comunista ad un giornale di appartenenza della famiglia Agnelli? sembra di si, Barenghi ci lavora da anni, alla Stampa hanno lavorato fior di giornalisti di sinistra.
Sicuramente quelli del Manifesto non subiranno la sorte di milioni di italiani rimasti disoccupati e senza santi in paradiso. Gli esodati i santi in paradiso li hanno, per sistemarli tasseranno le sigarette? sigarette che fumano anche i disoccupati "NORMALI"? non si vede luce di una G I US T I Z I A per tutti i lavoratori... questi li aiutiamo e quest'altri no, figli e figliastri...lo stato madre e matrigna... DIVIDI E IMPERA.
Il caro Monti spara l'ultima cazzata:
GLI ITALIANI VANNO TRATTATI DA ADULTI
lo ha detto a Riva del Garda...vanno tutti a Riva del Garda...
ne dicono di tutti i colori...ai cittadini italiani...ci vuole pazienza a sopportare tanta arroganza!
lo ha detto
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