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sabato 13 ottobre 2012

MASSIMO D'ALEMA...

LETTERA CONSEGNATA A MANO A MASSIMO D'ALEMA datata 28 settembre 2002:

Egr. "SIGNORE", finalmente sono riuscita a comunicare con lei, ci voleva una provocazione lanciata da un giornale di Berlusconi, per un fatto doloroso, molto doloroso, perche' perdere un lavoro a 57 anni in Italia è drammatico.
Io "SIGNORE" sono cresciuta in una famiglia comunista "plebea", mio padre era litografo e lavorava al Ministero della Difesa dal 1938 - fu licenziato nel 1953 perche' attivista comunista - ero una bambina di 7 anni, molto legata a mio padre, non trovo' lavoro per molto tempo, con il marchio di comunista non lo voleva assumere nessuno , i padroni erano di destra - dopo privazioni di ogni genere, fu riassunto dove aveva lavorato da ragazzino, all'IGAP una litografia attaccata a Botteghe Oscure, vi rimase molti anni con un idea solo in testa: riavere giustizia per l'ingiusto licenziamento, la CGIL si batte' per anni affinche' a questa gente fossero ridati i propri diritti. Quando questo accadde, mio padre era morto di crepacuore, mia madre ebbe tutti gli arretrati come se mio padre avesse lavorato presso il Ministero fino al compimento della pensione. Finalmente per mia madre dopo tanta sofferenza e privazioni, arrivo' un po' di tranquillita.
Io con un diploma commerciale non potendo proseguire gli studi, andai a lavorare a 17 anni come segretaria, felice di aiutare materialmente i miei genitori.
Caro "SIGNORE" mentre lei cresceva coccolato e al sicuro e si preparava la sua carriera politica, io conoscevo la vita vera al di fuori di ogni protezione familiare, sperimentando il lavoro nelle aziende private con dignita' e responsabilita', come mi aveva insegnato mio padre.
Mi diceva: quando hai qualcosa in piu' la devi dividere con chi non ne ha.
Alla domanda in cui mi chiede perche' mi sono rivolta a lei, glielo spiego subito:
quando Massimo Bologna licenzio' mio marito, rimase dall'oggi al domani senza una lira, il caro cugino che faceva parte della sua bella famiglia molto unita, la conferma sta' anche nella sua biografia - andavate in barca assieme divertendovi molto - ebbe un comportamnento a dir poco vergognoso, che non mi sarei mai aspettata da un compagno. Presi in mano la situazione perche' mio marito era cascato in una depressione tremenda e contattai Massimo Bologna chiedendo la liquidazione di mio marito, erano scaduti i termini. Dopo trattative vergognose - chiesi piu' volte di parlare con lei - ammise di essere un incapace, aveva l'abitudine di far lavorare gli altri, lui mangiava merendine al cioccolato tutto il giorno, alle spalle aveva il padre che da operaio comunista diventato ricco palazzinaro, lo salvava dalle sue incapacita'. Minacciando che avrei detto tutto ad un giornale mi ha dato una misera liquidazione in due giorni, per chiudere 13/15 anni di lavoro tra nero e regolare, non certo conforme alla legge e al contratto, che come lei sa i commercialisti aggirano le leggi molto bene, sono stata una segretaria di diverse piccole aziende, so benissimo come vanno queste cose, per togliere una lira ad un dipendente ci studiano la notte e poi sbandierano di essere tutti di sinistra.
Questa storia mi fece cadere la stima per la sua bella famiglia ed anche verso di lei che stava inciuciando con tutta quella parte democristiana che aveva ammazzato mio padre e quel poveraccio di Pautasso - con gli ordini che venivano dall'America.
Caro "Signore" l'Italia è un brutto paese, ci vivono troppi furbi, tra pubblico e privato c'è un abbisso di trattamento, è stato creato da voi tutti per farvi un bel serbatoio di voti - Marco Travaglio scrive nel "Manuale del perfetto impunito" :
gli italiani si sono prostituiti per un posto di lavoro fisso. Io non la penso cosi, non li giustifico, le prostitute danno del loro, invece questi PARASSITI lo stato li paga, facendo crescere a dismisura il famoso buco e facendo pagare a TUTTI questa vergogna. La famosa flessibilita' la proviamo solo noi nel privato - ci siamo piegati cosi tanto che una parte del nostro corpo è assai dolorante.
Al 3° posto: Ikarus III (Massimo D'Alema - Paolo Lucisano)
La mia condanna nei suoi confronti "SIGNORE" è morale, SOLTANTO MORALE, NON ACCETTO LA SUA LINEA POLITICA, NON SE LA PUO' PERMETTERE, E' DI DESTRA E NON DI SINISTRA - E ALLORA LA LASCI FARE A BERLUSCONI, con tanta merda che abbiamo avuto in 50 anni di "democrazia", ma veramente crede che consideriamo Berlusconi peggiore di Agnelli? sono state fatte anni di lotte con il sindacato ma non siamo mai arrivati a pagare l'affitto e a mangiare o una cosa o l'altra, forse avete inciuciato troppo e per mantenere i vostri privilegi vi siete addomesticati ,. e adesso? non riusciamo neanche piu' a mangiare, contento "SIGNORE"?
Lei "SIGNORE" ama il mare , ma quel mare si sta riempendo di cadaveri di poveri diavoli in cerca di sopravvivenza, disoccupati al sud che si danno fuoco - giovani che per lavorare vengono umiliati da queste agenzie di lavoro private, li mandano da una parte all'altra come pacchi postali, tutto questo nella indifferenza completa di voi politici, sindacati, e cittadini, nel mentre lei pensa a farsi una barca piu' grande, piu' bella, mi chiedo "SIGNORE" se lei ha un cuore, e mi chiedo cosa ha provato quando il telegiornale ha dato la notizia che Bernardo Romano disoccupato napoletano era morto con ustioni in tutto il corpo e l'anno prima sempre di agosto ne era morto un altro nello stesso modo.
Potrei continuare "SIGNORE" ma penso sia sufficente per farle capire perche' mi sono rivolta a lei.
Lei "SIGNORE" mi scrive che è a mia disposizione per ogni cosa mi sia utile, la ringrazio SIGNORE, la sento molto lontana - I DANNI CI SONO STATI TUTTI _ la ringrazio ma ho bispogno solo di buona salute per lavorare con i contratti co co co a euro 4.60 l'ora lorde per collaborazione di marketing.
Un saluto e tolgo il disturbo.

PS: Che strano "SIGNORE" che lei mi scriva che non risponde al giornale del fratello di Berlusconi, ma lei non si è fatto pubblicare un libro da Berlusconi?
Un ultima cosa "SIGNORE" L'Ulivo è morto.
linda

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