non studiano né lavorano»
Per il governatore di Bankitalia è necessario recuperare 'divari' rispetto alla partecipazione del mercato lavoro femminile e alla mancata valorizzazione di queste competenze.
Oltre 2 milioni di giovani oggi nel nostro paese, non studiano, non lavorano e non partecipano a un'attività formativa: di questi 1,2 milioni sono donne, e le donne sono la maggioranza sia tra coloro che pur disponibili a lavorare non cercano attivamente un'attività di impiego, perchè ritengono di non avere sufficienti probabilità di trovarlo, sia tra coloro che sono attivamente alla ricerca di un'occupazione».
Così il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, nel suo intervento di apertura del convegno "Le donne e l'economia italiana". Visco ha sottolineato che è neccessario recuperare 'divari' rispetto alla partecipazione del mercato lavoro femminile e alla mancata valorizzazione di queste competenze «e trasformare una grave debolezza in una straordinaria opportunità. E' un obiettivo - ha concluso - che non possiamo non porci. dalla strategia di lisbona a oggi è una delle aree da cui ci dobbiamo aspettare un contributo potenzialemnte rilevante per la crescita economica e civile».
In Italia, ha osservato Visco, la sfida della crescita economica è «non solo più difficile ma anche decisiva». Visco ha spiegato infatti che «il mantenimento stesso del livello di vita raggiunto nel nostro paese richiede che si innalzi l'intensità del capitale umano e riprenda a crescere la produttività totale dei fattori; non può richiedere, come ho osservato in altre occasioni, che si lavori 'di più, in più e più a lungò». FONTE L'UNITA'
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