Qualche numero. 17.000 mq su 4 piani, il 60% dedicati alla vendita del cibo e il restante alla ristorazione e alla didattica. 23 luoghi di ristoro, 40 aree dove imparare a conoscere e preparare il cibo, 8 aule, 14.000 prodotti in vendita, 500 collaboratori, 8 zone di produzione a vista, e poi sale riunioni e aree congressi. Per la versione romana della sua macchina da guerra, Oscar Farinetti, colui che ha creato Eataly e lo esporta nel mondo, si è ispirato alla bellezza, quella dell'agroalimentare, dell'arte, della musica, e anche dell'ironia, perché, per citare Farinetti, la bellezza salverà l'Italia.
Dopo i due di Torino, quello di Pinerolo, Asti, Monticello, Milano, Genova, Bologna, i 9 in Giappone e quello di New York, la sede romana porterà cibi e bavande di qualità, aprendo la strada alla distribuzione e commercializzazione di prodotti artigianali. Scaffali rigorosi, razionali, puliti, che nulla lasciano al dubbio, si lasciano ammirare in ogni sala. Il tour è assolutamente affascinante, lascia a bocca aperta per l'organizzazione, l'armonia e per il coinvolgimento continuo dei sensi. Rapiti dalla vista di decine di salumi che cadono a pioggia dal soffitto, storditi dai profumi dei punti ristoro, divertiti dai colori delle verdure (ovviamente soltanto quelle di stagione), tentati dal sapore dei dolci, in questa immersione nel cibo è impossibile non cadere in tentazione.
L'assortimento è vastissimo e tutto a portata di mano. Eataly è il regno dei grandi chef, dei neofiti della cucina, dei fanatici del bio, dei curiosi e delle famiglie, ma anche dei piccoli produttori, dei contadini, gli allevatori, i pescatori, gli affinatori che avranno la migliore visibilità, e del pubblico che avrà qualità a prezzi sostenibili. Un luogo per tutti, dove si va anche soltanto per passare del tempo, prendere spunti, in un'atmosfera che è sempre a metà strada tra la convivialità armonica e lo shopaholic.
Eataly Roma
Inaugurazione giovedì 21 giugno
Piazzale XII ottobre 1492
Aperto dalle 10 fino a mezzanotte
Tutti i giorni
foto e testi di Doriana Torriero
Nessun commento:
Posta un commento