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Dal Corriere della Sera
Le trivellazioni prima del sisma
La Procura apre un'inchiesta
I pm di Modena vogliono chiarire se sia stata utilizzata la tecnica del «fracking». E se possa essere collegata alle scosse
MILANO - La Procura di Modena apre un’inchiesta sulle presunte trivellazioni legate al progetto di mega-deposito di gas a Rivara di San Felice sul Panaro. L’accertamento è inserito nel fascicolo «contenitore» del procuratore aggiunto Lucia Musti avviato per chiarire le responsabilità dei crolli dei capannoni del 20 e del 29 maggio. L’indagine dovrà chiarire innanzitutto se le trivellazioni siano state effettivamente condotte prima del sisma, come raccontano preoccupati, anche con esposti, i comitati contrari al gigantesco deposito sotterraneo di metano. In caso di risposta positiva il passo successivo sarebbe quello di individuare chi, dove e come ha effettuato i sondaggi geologici. E verificare le possibili connessioni con il terremoto.
IL «NIET» AL DEPOSITO - Il discorso perforazioni è legato alla realizzazione del mega deposito di gas di Erg Rivara Storage (Ers) a Rivara. Dopo il sisma il progetto è stato definitivamente accantonato con lo stop alle autorizzazioni arrivato dal ministero dello Sviluppo economico, che ha preso atto del «niet» della Regione Emilia-Romagna. Sullo stoccaggio del gas a Rivara è in atto una polemica partita sin dal 2005.
PROGETTO «BIPARTISAN» - Il progetto (sposato dai governi Prodi e Berlusconi ma contestatissimo trasversalmente in sede locale) prevedeva 3,2 miliardi di metri cubi di gas in acquifero profondo, una realizzazione unica in Italia da localizzare nel sottosuolo di San Felice sul Panaro, Medolla, Mirandola, Crevalcore e Camposanto. Vale a dire alcuni dei comuni a cavallo delle province di Modena, Ferrara e Bologna più pesantemente colpiti delle scosse.
IL FRACKING - Dopo il terremoto del 29 maggio, più di un esperto aveva parlato del «fracking» la «fatturazione idraulica» della roccia iniziata da una trivellazione. Tale sistema - è la tesi che in molti propongonop sil web - comporterebbe un lieve rischio sismico. Ma il presidente di Federpetroli, Michele Marsiglia rassicura: «Nel corso degli anni, su riferimenti reali, non abbiamo situazioni di onde sismiche di alta scala in seguito a trivellazioni per ricerca di idrocarburi».
LA ERS: «NESSUNA TRIVELLAZIONE» - Subito dopo la scossa del 20 maggio Ers ha ribadito di non aver mai trivellato a Rivara: «I nostri dati sulle perforazioni risalgono a studi del 1979, noi non abbiamo toccato il terreno a Rivara, non abbiamo fatto carotaggi, non abbiamo perforato o immesso gas o acqua. Gli strumenti che servono per perforare un pozzo occupano un ettaro, nemmeno volendo avremmo potuto farlo e passare inosservati». Sarà l’accertamento del Procuratore aggiunto Lucia Musti a stabilire qual è la realtà.
Alessandro Fulloni
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