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lunedì 30 aprile 2012

CARITAS..".RISORSE UMANE" IN MISERIA...E ALLA FAME...


Mensa poveri Sant'Egidio: due accoltellati a Santa Maria in Trastevere

Trastevere, feriti a mensa poveri: finiti i posti, escluso accoltella due persone
Terminati i posti per l'abituale pranzo domenicale dei poveri a Santa Maria in Trastevere l'uomo era stato pregare di tornare dopo, invece ha accoltellato un volontario e un immigrato
di Redazione 30/04/2012
Invia ad un amico LuogoTrastevereRissa alla mensa dei poveri della Basilica di Santa Maria in Trastevere: un immigrato,al quale è stato negato un posto perché erano terminati, ha ferito due persone. Aveva fame ma i posti disponibili per l'abituale pranzo domenicale per i poveri, organizzato dal parroco della Basilica di San Maria in Trastevere, erano tutti occupati, così è stato pregato di tornare più tardi.

Ma l'uomo, un marocchino di 34 anni, si è ripresentato con coltello ed ha ferito un volontario italiano di 41 anni e un altro immigrato di 21 anni, sembra un romeno. A bloccare il marocchino sono stati gli agenti di una volante del commissariato Trastevere che transitava vicino alla basilica. I due, entrambi feriti all'addome, sono stati portati uno al Santo Spirito e l'altro al San Camillo. Dalle prime informazioni non sembrano in pericolo di vita. L'aggressore si trovaal commissariato Trastevere dove stanno vagliando la sua posizione.

L'accaduto si è trasformato in un'occasione di riflessione sull'aumento della povertà in città. Infatti, fino ad alcune settimane fa al pranzo domenicale organizzato dai parroco della basilica romana si presentavano circa 20-25 persone, "in pochissime settimane sono diventati tra i 100 e i 120 - spiega Mario Marazziti, il portavoce della Comunità di Sant'Egidio - si sono creati così tempi d'attesa e non c'é spazio per tutti. Gli immigrati rimangono sempre i più numerosi ma ci sono moltissimi italiani. C'è un disagio in crescita nella città e gli spazi di solidarietà impediscono che diventi disperazione ed esplodano i drammi individuali".


Marazziti si chiede: "Cosa sarebbe la città senza questa solidarietà? Se tutto ciò non avesse risposte, ci sarebbero esplosioni di follia individuale come quella di oggi". Secondo Marazziti la parrocchia di Santa Maria in Trastevere "fa un grande servizio per i poveri, di umanizzazione. Noi come comunità di Sant'Egidio abbiamo persone normali che chiedono il necessario, dobbiamo pensare come la città possa aprirsi e non chiudersi per evitare storie drammatiche". "Come comunità di Sant'Egidio nella nostra lunga storia, in circa 20 anni - spiega il portavoce - abbiamo dato assistenza a circa 150 mila persone e ci sono stati soltanto un paio di casi di violenza. C'è da registrare come a Roma, appena si aprono spazi di solidarieta,' aumenta la richiesta nei nostri centri. Oltretutto la crisi aumenta il disagio mentale, ma siamo al di sotto della soglia fisiologica dell'aggressività urbana proprio grazie ad una grande risposta di solidarieta". Vorrei ricordarlo, ogni notte la Comunità di Sant'Egidio insieme ad altri 1000 volontari di tutte le altre associazioni, fornisce assistenza nelle stazioni e nelle strade. Anche in questo modo riusciamo a decomprimere - conclude - violenza, disagio e disperazione". (Fonte Ansa)


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