Lo scontro ha come affresco trespoli, plastici, balconate e file contrapposte di centosinistri e centrodestri ghignanti e grotteschi, degni di un quadro di Bruegel.
Il contraddittorio è un match di wrestling americano, nessuno si fa male e dopo la sceneggiata tutti insieme per una spaghettata di mezzanotte. I conduttori di talk show non hanno bisogno della museruola, è incorporata nella mascella. Per durare devono abbaiare con moderazione. Sono anche individui permalosi. Se qualcuno si rifiuta di partecipare alle loro trasmissioni si offendono, lo accusano di negarsi al confronto, di essere anti democratico. I paguri bernardo di fronte a stimoli inusuali come la negazione di un'intervista farlocca ti accusano persino di controllarli dall'esterno. O con loro in studio a fare "vera politica" e discettare con statisti del calibro di Alemanno, di Rutelli, di Casini o fuori, con diecimila cittadini a fare antipolitica! L'interruzione è per loro un'arte, se un ospite si esprime con argomenti non previsti dal copione, fanno partire la pubblicità o danno, presi da una fregola irrefrenabile (quando scappa, scappa!), la parola a Vendola, a Renzi o a Mastella. Sono paperelle di gomma inaffondabili. Passano i segretari di partito, cambiano i governi, ma loro resistono, resistono, resistono da sinceri democratici. L'importante è ... frinire.
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