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venerdì 13 gennaio 2012

PEACE REPORTER



Gb, studio: “Boom grattacieli preludio di crisi. Occhio alla Cina”
12 gennaio 2012
Un rapporto della rande banca d’investimento britannica Barclays mette in guardia dal possibile crollo finanziario cinese. La prova? La corsa a costruire il più alto grattacielo del mondo. Secondo il rapporto, la “mania ” degli ultimi 140 anni di costruire grattacieli è un chiaro segno di imminente recessione.

Nel rapporto si fanno gli esempi del boom edilizio negli Usa che portò alla costruzione dell’Empire State Building e anticipò il crollo finanziario del 1929 e la Grande Depressione. Più recentemente Dubai ha costruito decine di grattacieli (compreso il più alto del mondo, il Buji Khalifa) proprio prima di entrare nella spirale dei problemi finanziari, che l’anno portata nel 2010 ad ottenere l’aiuto dei vicini di Abu Dhabi.

Gli analisti della Barclays sottolineano come “l’insana relazione” tra le costruzioni degli edifici più alti e le crisi finanziarie potrebbe riguardare anche la Cina, dove ci sono la metà dei grattacieli in via di costruzione al mondo. Ma anche l’India rischia, visto che ha dato il via al proprio boom di costruzioni, con 14 grattacieli previsti, incluso il secondo più alto al mondo nella capitale finanziaria del Paese, Mumbai.

Andrew Lawrence, della Barclays di Hong Kong, spiega che “il boom di costruzioni è un segno di credito eccessivo”, aggiungendo che storicamente la costruzione di grattacieli ha seguito un trend positivo in economia, fatto di eccesso di ottimismo, credito facile e prezzi dei terreni in aumento; ma nel momento in cui la costruzioni terminano, l’economia entra in recessione.

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