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Liberisti col culo degli altri
Va di moda, non c’è dubbio, strillare ai ragazzi che si devono svegliare, basta monotonia, basta stare con mamma, e mettetevi in testa che il posto fisso non c’è più.
Del resto, si sa, il bamboccionismo parassitario sta sulle scatole a tutti – e da che mondo è mondo gli anziani accusano i giovani di essere dei fancazzisti.
Però, però.
Però lo saprà, Cancellieri, che proprio la famiglia (purtroppo) è l’unico welfare che funziona in Italia, e se non ci fosse quella rete di protezione sociale avremmo la gente che si ammazza per strada?
Mah.
E lo saprà Cancellieri che, nonostante la pretesa modernità, la sua è una frase di trent’anni fa, perché oggi la grande maggioranza dei ragazzi se ne andrebbe volentieri dal borgo natio se non fosse impossibile trovare altrove un letto in affitto a prezzi decenti – e restare a casa è vissuto come una sconfitta da loro molto prima che da lei?
Mah.
E lo sapranno – Cancellieri, Fornero e Monti – che il posto fisso è monotono, certo, ma è la precondizione senza la quale non solo nessuna delle loro amate banche ti dà un mutuo, ma nessun Unieuro ti vende nemmeno una lavatrice a rate?
Mah.
E allora, il compito dei ministri che oggi hanno in mano il futuro, è quello di schiaffeggiare i ragazzi perché non possono fare le cose che vorrebbero o di mettere loro in condizioni di farlo?
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