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domenica 22 luglio 2012

FIORELLA MUSCATELLO...IL VIZIETTO...


Scandalo Ater, la responsabile delle vendite compra una casa alienata
E’ bufera all’Ater dove la responsabile dell’ufficio Alienazione del patrimonio ha per l’appunto alienato un’appartamento gestito dall’azienda e poi se lo è comprato. Un’inchiesta interna ha messo sotto accusa la dirigente del servizio Cessioni immobili Fiorella Muscatello, che è riuscita a vendere a se stessa un immobile che l’ex inquilina aveva acquistato dall’Ater solo pochi mesi prima. E non sarebbe questo l’unico caso di immobile alienato e acquistato da un dipendente dell’Ater.

L’atto di vendita risale al luglio del 2005. L’appartamento, al terzo piano, in via Cassia 964 faceva parte del patrimonio ex Incis ed è composto dai 7,5 vani, 5 camere, servizi e veranda. 141 mila euro il prezzo sborsato dalla nuova proprietaria. Era stato ceduto con tutti gli sconti e i benefici di legge a Vincenza Buffa, una donna di 80 anni che per anni aveva vissuto nell’appartamento prima di lasciarlo per trasferirsi in una casa di cura a San Felice Circeo. Nel rogito si fa riferimento alla legge 560 del 1993 e alla delibera regionale 571 del 2 luglio 2004, l’escamotage che avrebbe permesso la vendita anticipata dell’immobile. «Come è stato possibile?» si chiede, dalle colonne del Messaggero, Anna Maria Addante, presidente dell’Associazione proprietari e inquilini Ater. «Agli altri affittuari, alcuni in difficili condizioni economiche, è stata sempre negata questa possibilità. Vogliamo vederci chiaro». «Da 9 mesi l’inquilina non risiedeva più nell’appartamento di via Cassia: come ha potuto acquistare e vendere l’alloggio?». «Quando l’ho saputo anch’io sono saltato dalla sedia e ho subito avviato un’inchiesta interna – spiega il presidente dell’Ater Bruno Prestagiovanni – si è conclusa pochi giorni fa è ha appurato che dal punto di vista prettamente giuridico non è stato commesso nessun reato: non possiamo impedire a un chicchessia cittadino di acquisire un nostro bene. Da questo punto di vista la compravendita è stata perciò inappuntabile. Si può discutere invece sull’opportunità. Ma questo è un altro discorso». Le cose effettivamente stanno così. La legge 513/77 e la 42/91 prevedono che in caso di vendita anticipata l’Ater debba esercitare il diritto di prelazione. «Il direttore generale dell’epoca entra nel merito l’ex direttore generale Stefania Graziosi, che ha seguito passo passo l’inchiesta interna emise una direttiva. La delibera regionale diede adito a varie interpretazioni. Nel 2005 l’orientamento era di facilitare la dismissione del patrimonio». Anche se l’anziana inquilina ormai da 9 mesi risiedeva altrove? «Nella norma si faceva riferimento a immobili condotti in locazione, una formula diversa dalla residenza precisa la Graziosi una formula certamente ambigua di cui si avvalsero in pochi». Una direttiva ad personam? «Questo non sta a me dirlo, io posso solo dire che la dottoressa Muscatello acquistando l’immobile non commise alcun reato».
FONTE QUI

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