l'articolo di Porro su IL GIORNALE
O salviamo il Sulcis o salviamo l’economia
Il governo Monti, come quelli che lo hanno preceduto, è davanti ad un bivio: o salva la miniera del Sulcis o salva l’economia italiana. È inutile girarci intorno. La questione va oltre i minatori sardi, che sono ottimi e onesti lavoratori, per i quali si deve trovare una soluzione. Il punto è che si deve una volta per tutte dire che la presa per i fondelli non può continuare. Ha senso salvare 460 posti di lavoro scaricando sulla bolletta elettrica una mini-tassa di 250 milioni all’anno, spalmata su tutti gli italiani? Ha avuto senso regalare all’Alcoa, sempre in Sardegna, più di due miliardi di euro dei contribuenti italiani, in dieci anni, per salvaguardare un migliaio di posti di lavoro? Quando si parla del lavoro altrui è facile usare questa durezza. E ce ne scusiamo preventivamente. Ma gli operai dell’Alcoa e i minatori del Sulcis oggi pagano l’inganno di vent’anni di vigliaccheria della politica che non ha avuto il coraggio di dire che quell’attività non reggeva più. Il Quirinale e i politici fanno a gara per solidarizzare con i minatori del Sulcis. Ma dovrebbero piuttosto riflettere sui propri errori. Pensare di sussidiare a vita un’industria morta (spesso per colpa delle stesse regole ambientali che ci siamo dati) è criminale. E in una fase in cui hanno chiuso 50mila imprese invisibili, in cui in tutta Italia dipendenti, artigiani e imprenditori faticano a tirare avanti, perpetrare l’inganno della Mamma Stato che paga il conto per attività che non reggono è folle. Se oggi si deciderà ancora una volta di pagare il conto, a spese della collettività, si getterà nel cestino il futuro degli stessi figli dei minatori.
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Il mio commento all'Articolo:
1 settembre 2012 alle 07:37:
Caro Porro, anche la stampa quindi il suo giornale viene finanziato da mammma stato…quindi come la mettiamo? solo IL FATTO cammina con le sue gambe, perche’ non anche lei?
linda
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la risposta di PORRO:
1 settembre 2012 alle 12:41:
@Linda guardi per cortesia la risposta che ho dato ad Edoardo
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Rating: +3 (from 5 votes)Nicola Porro il 1 settembre 2012 alle 12:38:
RISPOSTA DI PORRO AD EDOARDO...
@Edoardo. Eccola è arrivata la capra. Ad ogni articolo c’è un caprone che tira fuori la tiritera della legge sull’editoria e dei presunti fondi che prende il Giornale (come già scritto cento volte è falso). Questo Edoardo, cari commensali, è il cretinetto di turno. Ormai voi ed io ci abbiamo fatto il callo. é interessante come fenomeno sociologico: nelgli anni 70 quando non eri d’accordo con loro ti dicevano che eri un borghese, un fascista. Oggi si sentono furbi e ti dicono che prendi i soldi pubblici. Questio cretini non studiano, non leggono, non approfondiscono. Si fidano degli slogan, delle frasi fatte: è sempre esistito. Ma oggi, grazie ad internet, hanno la presunzione di sapere tutto, ma non sanno nulla. E quando gli obietti qualcosa dicono: ma lo dice la rete. Le favole che si autoalimentano. Quando Bersani parla della rete fascista (tanto per usare un’altra semplificazione) mi vengono in mente le capre come Edoardo. Studia Edoardo e poi vieni nella Zuppa. Non ci vuole molto: un po’ di applicazione, qualche minutino solo prima di scrivere michiate, per di più poco originali.
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QUELLO CHE AVEVA SCRITTO EDOARDO:
EDOARDO 1 settembre 2012 alle 10:40:
“Quando si parla del lavoro altrui è facile usare questa durezza”. Ecco parliamo del Suo lavoro. Con le sue stesse parole: “Pensare di sussidiare a vita un’industria morta…è criminale”: è giusto, bisogna tagliare allo stesso modo i fondi statali all’editoria (soldi dei contribuenti) che pagano lo stipendio anche all’autore del post, e vedere se “il giornale” e gli altri quotidiani riescono a tirare avanti da soli in una vera economia di mercato. Giusto? Ovviamente sarà d’accordo.
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signor Porro lei da ragazzo ha mai frequentato piazza euclide a Roma? Lei si definisce liberale...ma magari era uno dell'MSI?! Non che ci sia nulla di male intandiamoci!
RispondiEliminaA proposito le volevo dire che sono solidale con lei e Sallusti per tutte le traversie in cui siete incappati...però lei a differenza di Sallusti alcune volte ha esagerato.
In ogni caso la saluto cordialmente, buona serata!