Imu: cornuti e mazziati

Paga che ti ripaga le rate della nuova tassa, si arriva alla campagna elettorale nella quale un Berlusconi con la bombola d’ossigeno gentilmente fornita da Napolitano e dal Pd, fa campagna contro la tassa ingiusta che aveva però votato poco tempo prima. Silvio perde, ma diviene egualmente tutore del governo e da lì impone che l’Imu venga tolta. A lui non interessa affatto che diminuiscano le tasse, in otto anni dei suoi governi non è mai accaduto, ma solo di poter dire al suo elettorato in astinenza da malgoverno, che lui era riuscito a togliere l’odiato balzello.
Così Letta rinvia, ovviamente per il bene del Paese, in attesa di trovare una soluzione che salvi il gettito e la faccia. Pensa che ti ripensa, mentre il debito pubblico aumenta a ritmi record, mai attinti dal lontano 1996, questi signori fanno una bella pensata: ristrutturiamo l’ Imu, ma mettiamo una bella tassa che debbano pagare tutti, proprietari e inquilini, facciamo finta che si tratti di qualcosa che ha a che vedere con i servizi che naturalmente non ci sono, ma diamo anche a chi vive in affitto la soddisfazione di sentirsi un po’ proprietario. Che sublime e penetrante senso di giustizia
Insomma dalla patrimoniale che dovevano pagare i ricchi per partecipare al salvataggio del Paese siamo arrivati alla determinazione che saranno i più poveri a pagare per la proprietà che non hanno in modo da tappare i buchi che si sono aperti con le larghe intese, compresi quelli a cui verrà apparentemente tolta la tassa sulla prima casa. Questa bella trovata è naturalmente scaturita dal Pd, il partito di centro sinistra allo specchio. Ma non crediate, bastonare chi sta peggio è solo una strategia per evitare che Bruxelles e la Bce ci impongano di bastonare chi sta peggio. Ampia possibilità di scelta.
Nessun commento:
Posta un commento