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lunedì 22 luglio 2013

ALBERTO CAPECE MINUTOLO

Imu: cornuti e mazziati

africanograndicornaMi chiedo quando ci stancheremo di essere presi per i fondelli, di questo spettacolo burlesque della compagnia di politicanti senza politica. Ricordate due anni fa quando arrivarono i professorini da salotto e club privè della finanza? Subito si parlò di patrimoniale, tanto per far vedere che dopo tutto avevano una testa, un cuore, ma alla fine il portafoglio prevalse e decisero che che no, non si potevano colpire i ricchi perché sennò portavano via i soldi  (è un argomento che se non ricordo male, fu tirato fuori per la prima volta nel 1875 da Visconti Venosta) e perciò venne resuscitata l’Ici sotto il nome di Imu, ossia una patrimonialina spalmata un po’ su tutti.
Paga che ti ripaga le rate della nuova tassa, si arriva alla campagna elettorale nella quale un Berlusconi con la bombola d’ossigeno gentilmente fornita da Napolitano e dal Pd, fa campagna contro la tassa ingiusta che aveva però votato poco tempo prima. Silvio perde, ma diviene egualmente tutore del governo e da lì impone che l’Imu venga tolta. A lui non interessa affatto che diminuiscano le tasse,  in otto anni dei suoi governi non è mai accaduto, ma solo di poter dire al suo elettorato in astinenza da malgoverno, che lui era riuscito a togliere l’odiato balzello.
Così Letta rinvia, ovviamente per il bene del Paese,  in attesa di trovare una soluzione che salvi il gettito e la faccia. Pensa che ti ripensa, mentre il debito pubblico aumenta a ritmi record, mai attinti dal lontano 1996, questi signori fanno una bella pensata: ristrutturiamo l’ Imu, ma mettiamo una bella tassa che debbano pagare tutti, proprietari e inquilini, facciamo finta che si tratti di qualcosa che ha a che vedere con i servizi che naturalmente non ci sono, ma diamo anche a chi vive in affitto la soddisfazione di sentirsi un po’ proprietario. Che sublime e penetrante senso di giustizia
Insomma dalla patrimoniale che dovevano pagare i ricchi per partecipare al salvataggio del Paese siamo arrivati alla determinazione che saranno i più poveri a pagare per la proprietà che non hanno in modo da tappare i buchi che si sono aperti con le larghe intese, compresi quelli a cui verrà apparentemente tolta la tassa sulla prima casa. Questa bella trovata è naturalmente scaturita dal Pd, il partito di centro sinistra allo specchio. Ma non crediate, bastonare chi sta peggio è solo una strategia per evitare che Bruxelles e la Bce ci impongano di bastonare chi sta peggio. Ampia possibilità di scelta.

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