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giovedì 23 maggio 2013

PROTESTE A STOCCOLMA ...SVEZIA...


Stoccolma, quarta notte di scontri
La protesta continua a estendersi

Centinaia di giovani mettono
a ferro e fuoco la città: tre feriti
MONICA PEROSINO
Sono tutti giovani, organizzati e pieni di rabbia. Per la quarta notte consecutiva in centinaia hanno messo a ferro e fuoco Stoccolma. Il bilancio dei danni è arrivato a 340 auto, due scuole, una stazione della polizia, un ristorante e un centro di arti e mestieri dati alle fiamme. Non si contano le finestre colpite dalle sassaiole e gli attacchi a polizia e vigili del fuoco. Tre agenti sono rimasti feriti durante le rivolte.  

Gli scontri più pesanti si sono svolti nella periferia sud della capitale, non nei sobborghi nord-occidentali dove è iniziata la protesta 4 giorni fa. Ma la protesta sta dilagando, tanto che nella notte sono state bruciate due auto anche Malmo, nella sud della Svezia. L’atto sembra confermare l’allarme lanciato dalle autorità svedesi di una possibile estensione delle violenze.  

La rivolta è cominciata a Husby, uno dei sobborghi più poveri della città, abitato in prevalenza da immigrati, dopo che la polizia aveva ucciso un anziano che aveva minacciato gli agenti con un machete. “La nostra società sta diventando sempre più divisa e le differenze, sia sociali che economiche, sono sempre più evidenti - ha detto Rami Al-khamisi, co-fondatore di Megafonen, un gruppo che lavora per il cambiamento sociale in periferia -. Le persone che vivono nei sobborghi sono quelle più colpite. Questo è razzismo istituzionale”. Anche il ministro della Giustizia, Beatrice Ask è preoccupato: “Capisco perché molte persone che vivono in questi quartieri e sono preoccupata, sconvolta e arrabbiata. L’esclusione sociale è un fatto molto grave ed è causa di molti problemi”.  LA STAMPA

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