Il ministro della Salute ha preparato la bozza del testo che sarà approvato dal consiglio dei Ministri il 31 agosto
Tasse sulle bevande alcoliche e zuccherate, pesanti multe per chi vende sigarette ai minori di 16 anni, certificati di medici sportivi per chi va in palestra, videopoker lontani dalle scuole e nuove regole per la nomina dei direttori delle aziende sanitarie. Sono alcuni dei 27 articoli del decreto legge sulla Sanità che il ministro Renato Balduzzi presenterà il 31 agosto. L’ultima bozza del testo è datata 10 agosto ed è stata fatta visionare alle Regioni il 24 agosto. Il testo potrebbe essere soggetto a cambiamenti e limature dell’ultima ora.
TABACCO SOLTANTO AI MAGGIORENNI - Multe fino a mille euro, che diventano duemila in caso di recidiva, per chi vende sigarette a minori di 18 anni. È uno dei punti del cosiddetto «decretone». «Chiunque vende o somministra i prodotti del tabacco ai minori di anni diciotto – si legge nella bozza – è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 250 a 1.000 euro. Se il fatto è commesso più di una volta si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 2.000 euro e la sospensione, per tre mesi, della licenza all’esercizio dell’attività».
PER FINANZIARE I LIVELLI DI ASSISTENZA - Confermata la tassa su bibite analcoliche e superalcolici con zuccheri aggiunti e con edulcoranti, aspetto che ha già causato molte polemiche. Si legge che «è introdotto per tre anni un contributo straordinario a carico dei produttori di bevande analcoliche con zuccheri aggiunti e con edulcoranti, in ragione di 7,16 euro per ogni 100 litri immessi sul mercato, nonchè a carico di produttori di superalcolici in ragione di 50 euro per ogni 100 litri immessi sul mercato». Il ricavato sarà destinato «al finanziamento dell’adeguamento dei livelli essenziali di assistenza».
VIDEOPOKER LONTANI DALLE SCUOLE - Gli apparecchi idonei al gioco d’azzardo che possono creare dipendenza «non possono essere installati all’interno ovvero in un raggio di 500 metri da istituti scolastici di qualsiasi grado, centri giovanili o altri istituti frequentati principalmente da giovani, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio assistenziale, luoghi di culto».
MALATTIE RARE - Via libera all’aggiornamento della definizione dei livelli essenziali di assistenza (Lea), in particolare modo per quanto riguarda la riformulazione degli elenchi delle malattie croniche e delle malattie rare. Il testo prevede anche l’aggiornamento dei Lea relativo alle «prestazioni relative alla prevenzione, cura e riabilitazione delle persone affette da dipendenza da gioco d’azzardo patologico».
FASCICOLO ELETTRONICO - Puntare sulla dematerializzazione dei dati sanitari e sull’introduzione del fascicolo sanitario elettronico, che dovrà essere istituito dalle Regioni, e dalle Province autonome. Anche questo è uno degli articoli del nuovo decreto salute. Prosegue così la strada della digitalizzazione sanitaria già intrapresa con il decreto del novembre 2011 del ministero dell’Economia, che aveva introdotto la ricetta elettronica, che dovrà entrare a regime entro dicembre 2012 e che ora è in fase di sperimentazione.
OPERAZIONE TRASPARENZA - A breve sarà facile sapere quanto le aziende sanitarie pagano i beni e servizi acquistati: basterà un clic. Dovrebbe infatti entrare in vigore la norma che stabilisce «la pubblicazione online dei prezzi unitari corrisposti dalle aziende sanitarie per gli acquisti di beni e servizi». L’assistenza dei medici curanti dovrà essere garantita 24 ore su 24 e sarà posto un tetto alle parcelle dei medici.
CERTIFICATO MEDICO PER PALESTRE - Scompare all’ultimo momento l’articolo che aveva portato scompiglio tra gli sportivi amatoriali e i medici di base. La norma prevedeva che, anche solo iscriversi in palestra o in piscina, fosse richiesta una certificazione medica più accurata. Per ottenere l’obbligatorio certificato di sana e robusta costituzione non bastava più, come succede ora, recarsi dal proprio medico di famiglia. Ma ci sarebbe voluto il certificato dello specialista.
NOMINE DEI DIRETTORI GENERALI - Saranno in particolare le Regioni a prevedere le nomine «garantendo adeguate misure di pubblicità dei bandi, delle nomine e dei curricula, di trasparenza nella valutazione degli aspiranti» che dovranno avere «un diploma di laurea magistrale e adeguata esperienza dirigenziale, almeno quinquennale nel campo delle strutture sanitarie e settennale negli altri settori, con autonomia gestionale e con diretta responsabilità delle risorse umane, tecniche o finanziarie». L’età anagrafica non dovrà essere superiore a 65 anni alla data della nomina.
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