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martedì 2 maggio 2017

FINANZIAMENTI PUBBLICI AI GIORNALI



Durante la decima edizione del Festival Internazionale del Giornalismo abbiamo realizzato “Hack the Money”, giornata di lavoro dedicata a rendere machine readable i contenuti relativi ai finanziamenti all’editoria. Oggi pubblichiamo i risultati del lavoro svolto.
Nel corso dell’hackathon sono stati presi in considerazione solamente i contributi diretti alla stampa dal 2012 al 2014 poichè i dati antecedenti sono viziati dal cambio della legge e delle relative definizioni per avere accesso ai finanziamenti.
Tutti i dati, per i quali è stato necessario fare scraping al fine di realizzare le elaborazioni, sono a disposizione di chiunque voglia utilizzarli. Anzi, se possiamo, vi invitiamo assolutamente a farlo. Si ringraziano in particolare Alberto GianeraPierluigi Vitale e Stefano Perna senza i quali il lavoro svolto non sarebbe stato possibile.
Vi sono diversi aspetti che emergono dall’elaborazione effettuata che meritano la dovuta attenzione.
Avvenire, il quotidiano cattolico che più di altri gode di buona salute con vendite costanti della versione cartacea, è la testata che maggiori contributi pubblici diretti riceve. Segue il quotidiano economico-finanziario Italia Oggi, di proprietà del gruppo Class Editori, per il quale parlare, quantomeno, di concorrenza sleale nei confronti de IlSole24Ore [che invece non riceve contributi diretti], dal mio personalissimo punto di vista, non è un eccesso. Al terzo posto il quotidiano del PD al centro di una controversa procedura fallimentare nonsotante i cospicui versamenti statali in suo favore.
Non risibili, anzi, anche i contributi statali per Conquiste del Lavoro, quotidiano della CISL che esce cinque volte alla settimana per i quali non esistono dati ADS che ne certifichino la diffusione e le vendite. Stesso discorso per Il Cittadino [di Lodi] che secondo le dichiarazioni dell’editore ha una diffusione media di 16mila copie [con vendite quindi stimate in circa 10mila copie/die] che riceve contributi tutt’altro che trascurabili per i quali vi invitiamo a fare il calcolo di quanto costa allo Stato, e dunque ai cittadini di tutta Italia, ogni copie venduta di questa testata.
Tra i giornali che ricevono maggiori contributi diretti spuntano molti giornali falliti quali Europa, la Padania e il Corriere Mercantile ed anche alcune testate “anomale” come America Oggi e Cronaca Qui, giornale torinese per il quale basta un’occhiata alla prima pagina per stabilire che non sia meritevole neppure di un centesimo.
Inoltre, decisamente anomale, e da approfondire, la situazione di Area Ag. Societa’ Cooperativa P.a., che pur avendo nella sua mission la realizzazione notiziari per l’emittenza radiofonica, riconducibili essenzialmente a Radio Città Futura [che infatti ottiene altri finanziamenti statali come radio] ottiene nel 2014 poco meno di mezzo milione di euro di finanziamenti pubblici per la stampa senza che, per quanto si riesca a capire, stampi alcun che.
Infine, si segnala che allo stato attuale delle cose, è in vigore una legge relativa ai finanziamenti pubblici ai giornali, voluta dal Sottosegretario All’Editoria Paolo Peluffo ai tempi del Governo Monti, che dal 2012 giace assolutamente inapplicata, evidentemente pour cause. Sigh!
Finanziamenti Pubblici Giornali 2012_2014

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